mercoledì, dicembre 05, 2007

Il nettare di Bacco...

Come quasi tutti i miei amici sanno, oramai sono diventato un appassionato estimatore del vino.

Sia ben chiaro, bevo pochissimo, meno di 1 bottiglia ogni 2 mesi e mai più di 2 bicchieri a cena e tenendo sempre sotto controllo il grado di alcool nel mio sangue prima di mettermi alla guida (a questo proposito ho acquistato su eBay un utilissimo strumento portatile per la misurazione del tasso alcolico).

Dopo questa premessa che mi sentivo di rimarcare, vorrei con estrema gioia comunicare a tutti che nei prossimi giorni dovrei iniziare a frequentare un corso di approfondimento per la degustazioni di vini a seguito di uno "di base" frequentato 2 anni fa.

La mia gentil compagna oramai lo sa, non vi è viaggio o spedizione che effettui che non preveda la scoperta di qualche vino autoctono. Sia ben chiaro, non sono ne un intenditore, ne tantomeno un sommellier (parola che sempre di più vedo usata ed etichettata a sproposito), semplicemente sono un degustatore che detesta solo un tipo di vino... il vino banale ed industriale.

Bere tanto per bere, bere tanto per sentirsi brilli, bere per ubriacarsi, bere per dimenticare... occasioni perse.

E' come fare un viaggio e non assaporare profumi, sapori e cultura del luogo che si va a visitare ma solamente scattare foto davanti ad un monumento famoso. Cosa ti lascia dietro? Cosa ti ricorda quando riprendi in mano quella foto? Che hai seguito la comitiva che ti ha guidato sino a li per farti fare la foto dandoti la filastrocca preconfezionata.

Stessa cosa vale per un vino secondo me, gustato nella zona di origine, prodotto da mani artigiane che conoscono quando si esprime al meglio e gustato con prodotti del luogo, un quadro sapiente di profumi, sapori e cultura...

Questi i miei 2 cents sul vino e su come deve andar gustato...

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